Russian Doll, cosa ne pensa Natasha Lyonne?
La nuova serie di Netflix, Russian Doll, sta facendo parlare molti spettatori negli ultimi giorni, molti la definiscono anche ”un capolavoro”. Ma cosa ne pensa Natasha Lyonne della sua stessa serie?
Russian Doll è ideato, diretto, scritto e prodotto esclusivamente da donne, ed è stato rilasciato da Netflix il 1° febbraio 2019. Le ideatrici di questa serie sono Leslye Headland, Amy Poehler e la stessa Natasha Lyonne, il cui approccio di quest’ultima con la serie ci è davvero piaciuto.
L’intervista a Natasha Lyonne su Russian Doll
Natasha Lyonne e Leslye Headland hanno rilasciato un’intervista davvero importante riguardo la serie da loro ideata alla rivista The Hollywood Reporter. Dopo aver supposto che oltre la storia di Nadia Volvokov si nascondeva una Natasha e la sua storia personale (o almeno, una versione di essa), la Lyonne risponde così:
“Mi piace il modo in cui lo metti, che è una sorta di autobiografia avvolta in un concetto di piegatura mentale. Sono al 100% là dentro e sicuramente l’architetto dell’intera faccenda, ma allo stesso tempo la domanda è diventata: come lo nascondiamo? Non è uno show di una sola donna, quindi, quale sarebbe il modo più divertente di raccontare la cosa?”
Natasha Lyonne a The Hollywood Reporter
Sette anni fa, poco prima che Lyonne facesse il suo debutto nei panni di Nicky Nichols in Orange Is the New Black, lei e Poehler avevano iniziato a piantare il seme per Russian Doll.
“Amy mi ha chiamata e ha detto: ‘Da quando ti conosco, che sono 15 anni ad ora, sei sempre stata la ragazza più vecchia della stanza’ – non potevo dire se fosse un insulto o un complimento, ma ho detto: “Continua a parlare”, poi Poehler suggerì: “E se facessimo uno spettacolo al riguardo?”
Lo show era il pilota della sitcom NBC Old Soul con Lyonne nei panni di Nadia, una bambina selvaggia riformata che trova di avere più cose in comune con i clienti anziani di cui si prende cura rispetto alle persone della sua stessa età. E c’erano anche altre somiglianze con Russian Doll: il personaggio di Ruth, la madrina della vita reale di Lyonne con anche lo stesso nome; e Greta Lee, che ha recitato in Russian Doll, ha anche interpretato il ruolo della migliore amica di Nadia in Old Soul.
Tre anni dopo, il trio ha lavorato al concept per due anni e mezzo prima di presentare Russian Doll a Netflix come serie di tre stagioni. Headland descrive quel processo creativo come una “sessione di fusione mentale totale” in cui lei, Lyonne e Poehler discutono le loro storie personali e sogni collettivi per raccontare una storia su una protagonista femminile senza doversi preoccupare se è “simpatica” o se la storia venderebbe mai.
“Era una cosa terrificante e la cosa più bella che mi sia mai capitata”, dice Lyonne riguardo il vivere nello spazio di testa per interpretare Nadia mentre gestisce lo spettacolo dietro la telecamera. Inoltre, la Lyonne racconta che il nome di Nadia Volvokov è ispitato a quello della ginnasta Nadia Comăneci che tanto ammirava e ammira tutt’ora.
“Non riesco nemmeno a credere che ci sia un formato per qualcosa come la matriosca e che l’arte sia un posto dove puoi far passare il tuo viaggio nel frullatore e farlo uscire come qualcosa che, si spera, la gente vuole vedere e parlarne. È una cosa molto profonda e speciale da fare – un modo incredibile per guadagnarsi da vivere!”
Natasha Lyonne prima di finire l’intervista
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