Tsunami – Eugenio In Via Di Gioia: testo e video canzone
Tsunami – Eugenio: testo e video canzone
Tsunami è la canzone degli Eugenio In Via Di Gioia, con cui si presenta per Sanremo Giovani 2019.
Video: Tsunami – Eugenio In Via Di Gioia
Di seguito trovate il testo della canzone:
testo
Siamo figli di Steve Jobs e del T9
siamo l’ego in mezzo al traffico di Paly mobile
siamo strade pulite sotto
un cielo pantone
campi sintetici calzini bianchi
di cotone
ed anche ad occhi chiusi
non è detto che dormiamo
e stando più vicini non è vero che parliamo
è solo un’impressione
sulle pellicole in bianco e nero
subito dopo il flash
noi siamo già scomparsi
da quando la gente non si trova più
ci siamo bastati
da quando il fuoco non brucia più
siamo disorientati
da quando Archimede non eureka più
siamo affondati
da quando la ruota non è girata più
siamo quadrati
siamo quadrati
Guarda lo tsunami che travolge la città
dentro la mia testa calma piatta
guarda lo tsunami che travolge la città
mentre tutto intorno affonda qui si balla, cha cha cha
cha cha cha
Siamo le nostre vite nei corpi degli altri
siamo figli di Jim Carrey in Truman Show
ed anche ad occhi chiusi
non è detto che dormiamo
e sempre più vicini non è vero che parliamo
il vento soffia forte
in una sola direzione
il mare si ritira
siamo rimasti soli
Guarda lo tsunami che travolge la città
dentro la mia testa calma piatta
guarda lo tsunami che travolge la città
mentre tutto intorno affonda qui si balla, cha cha cha
qui si balla qui si balla
cha cha cha, cha cha cha
qui si balla qui si balla
cha cha cha, cha cha cha
Noi siamo liberi
di urlare in faccia al mare
di mostrarci nudi alle persone
cambiare colore in faccia, sudare
tornare certi e rotolare
metterci in ballo, rischiare
ridare forma al giusto
e nel giusto naufragare
Guarda lo tsunami che travolge la città
dentro la mia testa calma piatta
guarda lo tsunami che travolge la città
mentre tutto intorno affonda qui si balla, qui si balla cha cha cha
qui si balla qui si balla
cha cha cha, cha cha cha
qui si balla qui si balla
cha cha cha, cha cha cha