Elite 3 su Netflix, Recensione: chi ha ucciso Polo
Elite: la recensione della terza stagione della serie di Netflix
Lo scorso venerdì la piattaforma in streaming Netflix ha diffuso la terza stagione della serie tv spagnola Elite, ambientata come al solito nel prestigioso liceo privato Las Encinas. Questa parte è composta da 8 episodi da circa 40 minuti ciascuno e ognuno dedicato a uno o 2 personaggi che già abbiamo imparato a conoscere (il primo è infatti dedicato a Carla).
La vicenda si apre con un altro mistero, ultimamente in pieno stile Netflix, Polo, infatti, il responsabile dell’omicidio di Marina, cardine della prima stagione, durante una festa in discoteca, cade dal primo piano sfondando una vetrata e muore. Si scopre però che la sua morte è stata causata da una pugnalata al cuore e quindi bisogna ricostruire la serata per capire chi lo abbia ucciso. Tuttavia, con un salto temporale di 5 mesi, si scopre che questo omicidio ha radici in un periodo più lungo.
Samuel, quasi più di Guzman, cerca vendetta e rende impossibile la vita a Polo, perché vuole liberare suo fratello Nano e permettergli di non vivere più nella paura di essere arrestato, così facendo, tradisce Rebe, che riesce a rivelargli i suoi sentimenti. Mentre le due madri di Polo difendono a spada tratta il figlio. Nemmeno Lucrecia se la passa bene, perché, a causa della sua relazione con il fratellastro Valerio, viene diseredata dal padre.
[SPOILER da qui in poi]
Come le prime due stagioni, gli episodi della serie sono davvero molto coinvolgenti, non si vorrebbe mai smettere e, quando lo si deve fare per forza, si resta col pensiero alla storia, per capire come andrà a finire. Tuttavia, come è successo anche per la terza stagione di 13, la serie si perde sul finale, mostrando delle motivazioni forzate e la copertura del reale assassino. Lucrecia è infatti l’ultima ad avere dell’astio nei confronti di Polo, ma lo pugnala in un impeto di rabbia perché lui le ricorda che nessuno la ama. Il suo unico movente è quello di aver perso la borsa di studio finanziata dalle sue madri, borsa che in realtà lui ha chiesto di non annullare. Tuttavia, gli altri ragazza, se con Marina chiedevano giustizia, la coprono e, anche la stessa Cayetana, contribuisce a far sembrare il tutto un suicidio.
Si sarebbe potuto giocare di più su questa stagione e su questo finale, che sarebbe potuto essere gestito in modo diverso. In più, pare che la serie sia stata confermata anche per una quarta e una stagione e non sappiamo quale potrebbe esserne la trama.