Stella cadente – Mahmood: testo canzone
Mahmood – Stella cadente: testo canzone
Stella cadente è una canzone di Mahmood contenuto nell’album Nei letti degli altri.
Di seguito trovate il testo della canzone:
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testo
Forse miglioro davvero
Andando in analisi, spero
Non ricordo com’ero
Mi dicono “un bimbo sereno”
Perdo tempo a chiedermi se piaccio a chi non ho mai visto perché
Forse è che da quando ho fatto cinque anni mi hai lasciato un triste ricordo di te
Portami a fare la gita all’idroscalo
Leggimi una favola pure del Corano
Se vuoi presentarmi mia sorella vacci piano
Sai che alla fine
Ci tengo per davvero
Non sono cazzate per me
Io compro la mia prima casa e non mi chiedi com’è
Mi son sentito grande per la prima volta anche se
Dopo sei mesi ha preso fuoco, era una stella cadente
Mi rimangio le parole
Non so nemmeno se ti voglio bene
Perché, perché
Stare dentro una prigione
Non è nemmeno la cosa peggiore
Non so manco se tornerai
Non so manco se mi riprendo
Quando sopra l’erba sto high
Ogni volta che mi stendo
Qui
Vedo le
Tremila galassie
Sento che
Sono grande per la prima volta anche se
Nel cielo ho visto un fuoco, era una stella cadente
Mi rimangio le parole
Non so nemmeno se ti voglio bene
Perché, perché
Stare dentro una prigione
Non è nemmeno la cosa peggiore
Finisce qua il tempo per lamentarsi ma
Sai che alla fine
Ci tengo per davvero
Non sono cazzate per me
Io compro la mia prima casa e non mi chiedi com’è
Mi son sentito grande per la prima volta anche se
Dopo sei mesi ha preso fuoco, era una stella cadente
Mi rimangio le parole
Non so nemmeno se ti voglio bene
Perché, perché
Stare dentro una prigione
Non è nemmeno la cosa peggiore
Forse mi lamento troppo della vita
Anche ‘sta cosa di pensare sempre a chi sta peggio di me
Non aiuta
Se ti dicessi da quanto non vedo una stella cadere
Il primo desiderio non lo faccio mai per me
Ma dal secondo chiedo sempre cose irrealizzabili
Dimmi quante persone
Dimenticherai
Che han diviso con te lo stesso cuscino (Capirai l’amore)
Di un padre e una madre
Dopo che li perderai
Ti guarderò non più
Da bambino
Mahmood, nome completo Alessandro Mahmoud, è un cantautore italiano nato il 12 settembre 1992 a Milano. Salito alla ribalta nel 2019, Mahmood ha conquistato il cuore del pubblico italiano e internazionale con la sua musica innovativa e il suo stile unico.
Il suo percorso musicale ha avuto inizio con la partecipazione al talent show “X Factor” nel 2012, ma è stato nel 2019 che Mahmood ha ottenuto il massimo riconoscimento vincendo il Festival di Sanremo con il brano “Soldi”. La canzone, caratterizzata da un mix di sonorità pop, R&B e influenze etniche, ha affascinato il pubblico per la sua originalità e profondità.
Il successo di “Soldi” ha aperto le porte a Mahmood anche a livello internazionale. Successivamente, ha rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest 2019, raggiungendo il secondo posto con una performance carismatica e apprezzata da critica e fan. La sua presenza scenica e la capacità di mescolare diversi generi musicali hanno reso Mahmood un’artista versatile e moderno, capace di conquistare un pubblico eterogeneo.
Oltre alla sua carriera musicale, Mahmood è diventato un’icona di stile, con il suo look distintivo e la sua presenza magnetica sul palco. La sua autenticità e il suo modo di esprimere emozioni complesse attraverso la musica lo hanno reso un punto di riferimento per molti giovani che si identificano con la sua sensibilità artistica.
Nonostante il successo internazionale, Mahmood ha mantenuto un legame profondo con le sue radici italiane. La sua musica riflette spesso tematiche personali e sociali, e la sua voce unica continua a influenzare la scena musicale contemporanea.
In conclusione, Mahmood è più di un semplice cantautore di successo; è un artista che ha saputo rompere schemi e conquistare il pubblico con la sua originalità e autenticità. Il suo percorso è un esempio di come la diversità musicale possa trovare spazio e successo anche in contesti tradizionali, contribuendo così a plasmare la scena musicale italiana in una direzione più aperta e inclusiva.